Spadafora, Bruno e Granata solidarizzano con la polizia e rincarano la dose sulla consigliera ferrarese Ilaria Baraldi: aiutate le forze dell’ordine anziché spararle grosse
COSENZA – Ilaria Baraldi? È stata infelice, intempestiva e sconveniente. La reprimenda alla consigliera comunale del Pd ferrarese arriva da Francesco Spadafora, Davide Bruno e Vincenzo Granata, i tre consiglieri comunali di Forza Cosenza, il principale gruppo di maggioranza a Palazzo dei Bruzi.
La Baraldi, poco prima della partita del fine settimana scorso, aveva postato su Facebook una dichiarazione di sicuro non chiarissima e perciò presa non non bene dai rappresentanti delle forze dell’ordine: “Preferisco gli ‘spaccini’ in bicicletta per strada che gli ultrà e la polizia in tenuta antisommossa”. Forse la dichiarazione è stata fraintesa. Forse la consigliera si è fatta trascinare dal suo backgound di esponente del centrosinistra di una regione “rossa”. Fatto sta che la reazione di chi rischia in tenuta antisommossa non si è fatta attendere.
Reazione dura e non illegittima, perché le forze dell’ordine rischiano tre volte: nell’incolumità fisica, di fronte all’opinione pubblica e a livello legale. Ed ecco che le polemiche, nate nel Centro Italia sono arrivate al Sud. In particolare, in un territorio difficile come la Calabria, dove le problematiche vissute, anzi subite, dai poliziotti sono più esasperate.
Dopo il duro intervento del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) di Cosenza, è stata la volta dei tre consiglieri. A rigore, la loro nota potrebbe non fare notizia: tre esponenti del centrodestra attaccano il Pd e danno la volata alle forze dell’ordine. Insomma, come suol dirsi, “ci sta”.
Tuttavia, la polemica merita un po’ d’attenzione perché è stata rilanciata da tre consiglieri votatissimi, di cui uno, Francesco Spadafora (il più votato in assoluto), poliziotto. È quindi un addetto ai lavori, stravotato dai cosentini, a guidare il contrattacco e a invitare la politica al mea culpa.
Infatti, si legge nella nota dei tre consiglieri: “La politica non deve essere così impudente e non deve commettere errori di così grossolana natura, ma è necessario che le istituzioni siano quotidianamente impegnate a garantire maggiore trasparenza e sicurezza sul territorio, rifuggendo da comportamenti che con la condotta politico-istituzionale hanno poco da spartire”.
I problemi sono quelli lamentati da anni e ribaditi, in ultimo, anche dal Sap: “Non vanno sottaciute- si legge ancora nella nota- le notevoli e drammatiche difficoltà che i poliziotti di servizio nella nostra provincia da tempo sono costretti a fronteggiare, sia sul piano strutturale che dell’agibilità dei loro servizi. L’elenco delle criticità è quanto mai lungo e riguarda soprattutto l’inidoneità dei locali cui si trovano ad operare, strutture non a norma, mezzi di trasporto obsoleti e c’è perfino chi deve condividere parte dell’equipaggiamento in dotazione”.