Case svaligiate grazie ad un ingegnoso metodo che permette di non danneggiare le porte d’ingresso.
COSENZA – La scorsa notte personale gli agenti della Questura di Cosenza hanno fermato due georgiani accusati di furto. Si tratta del trentaquattrenne Giorgi Gabadadze e di un ragazzo classe ’89, Beka Porchkhidze. I due sono stati rintracciati nella tarda serata di ieri in via Tancredi, a Cosenza, a bordo di una Octavia Skoda grigia con targa straniera. L’auto era stata identificata come il mezzo di fuga utilizzato da alcuni ‘topi d’appartamento’ che negli ultimi giorni hanno saccheggiato diverse abitazioni utilizzando lo stesso metodo. Nei furti in questione infatti non è stato rinvenuto nessun segno di effrazione alle porte d’ingresso delle case svaligiate. Un evidente indizio che gli autori facevano parte di organizzazioni criminali esperte nella riproduzione di chiavi per l’apertura di serrature, anche considerate particolarmente sicure.
Dopo aver bloccato l’auto gli agenti grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza hanno riconosciuto i due georgiani come gli autori dei numerosi furti avvenuti nelle ultime ore. Nonostante i due giovani abbiano subito negato di vivere a Cosenza è emerso che entrambi abitano in città in casa di una cittadina ucraina. Localizzata l’abitazione gli agenti hanno effettuato una perquisizione che ha portato al rinvenimento di un cappellino e un marsupio identici a quelli usati dai ‘topi d’appartamento’ avvistati negli ultimi giorni dai vicini delle vittime. In più, è stato trovato del materiale idoneo a fabbricare le chiavi utilizzate per aprire le porte blindate e 5.400 euro in contanti. I due sono stati posti in stato di fermo per furto aggravato e tradotti presso la Casa Circondariale di via Popilia in attesa di giudizio.