L’uomo accusato di commerciare cocaina e hashish tra Spagna e Piemonte risultava irreperibile da quindici anni.
TORINO – Dall’Olanda coordinava gli acquisti di stupefacente in Spagna. Hashish e cocaina destinati in particolare al mercato del Nord Italia. Un esponente di una delle maggiori famiglie legate alla ‘ndrangheta latitante dal 2001, è stato arrestato in Olanda dove aveva aperto un ristorante con la moglie. Protagonista della vicenda è Rocco Gasperoni, 73 anni originario di Gioiosa Jonica che è stato catturato dalla polizia olandese su mandato della procura generale di Torino e consegnato ai carabinieri. Legato alla famiglia Belfiore, aveva fatto perdere le sue tracce 15 anni fa mentre era sottoposto alla sorveglianza speciale, per stabilirsi a Scheveningen, nella zona dell’Aja. Condannato per due volte con sentenza definitiva, a 14 anni e otto mesi per traffico internazionale di droga tra Italia, Olanda e Spagna e a quattro anni per bancarotta fraudolenta, deve scontarne ancora otto. Nel 1997 era stato arrestato in Spagna, vicino a Malaga insieme ad altre trenta persone con l’accusa di associazione mafiosa e di traffico di stupefacenti.
L’organizzazione avvalendosi anche di legami con paesi esteri, smerciava grosse quantita’ di stupefacenti, prevalentemente hashish e cocaina provenienti dalla Spagna da rivendere sul mercato dell’Italia settentrionale. I proventi del traffico di stupefacenti venivano riciclati attraverso un giro di attività, lecite, ma finanziate con denaro illecito. Un business enorma: dalla biancheria intima importata dall’Argentina, al carbon fossile, dal commercio del pesce nelle Balerari alla compravendita di automezzi commerciali da mandare in Sudamerica. Proprio in relazione a quest’ultimo tipo di attivita’, gli uomini della Dia avevano sventato un omicidio ai danni di un cittadino tedesco che aveva scoperto di essere vittima di una colossale truffa. Nel corso dell’operazione furono sequestrati anche 1.500 chili di hashish, armi, automezzi e ingenti somme di denaro.