La Calabria era stata commissariata per aver gestito i fondi europei in maniera ‘anomala’.
BRUXELLES – Terminato il commissariamento, la Regione Calabria torna all’attacco per accaparrarsi i finanziamenti europei. E lo fa inaugurando una sede in Belgio. “Avere una sede a Bruxelles è importante per costruire costantemente relazioni con le istituzioni europee dalle quali non si può prescindere per affrontare i problemi che in sede regionale sono tanti. E che devono essere affrontati attraverso l’utilizzo delle risorse e un confronto sulle opportunità e strumenti che l’Ue offre”. Così si è espresso il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, durante il taglio del nastro della nuova sede della Regione a Bruxelles, a due passi dalla Commissione europea, a fianco ai locali della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime d’Europa (Crpm). Un’iniziativa alla quale era presente anche Gianni Pittella, presidente dell’eurogruppo socialista e democratico.
“Si tratta di uno spazio – prosegue Oliverio – che condividiamo con Conferenza delle regioni marittime e periferiche, conferenza della quale la Calabria fa parte con altre 160 regioni. In questo modo abbiamo la possibilità di cooperare, lavorando gomito a gomito con altre regioni d’Europa per progetti comuni su progetti mirati, penso a tante opportunità che ci sono a partire dal problema dell’immigrazione“. Quanto al punto centrale della gestione dei fondi, Oliverio, sottolinea che su questo la Calabria “si gioca il futuro”. “Finora – osserva il Presidente – le risorse non sono state adeguatamente utilizzate o quando utilizzate, non utilizzate bene, in modo efficace, di qualità e per crescita e il recupero da ritardi. Ora ci giochiamo una partita importante. Grazie a un confronto costante con le istituzioni, le DG e le strutture amministrative della Commissione possiamo monitorare l’utilizzazione delle risorse e fare in modo che quelle programmate siano utilizzate nei tempi previsti, in modo da produrre l’incidenza necessaria per avere crescita”.