“Perchè, – tuona il leader del Movimento Diritti Civili – di fronte all’evidente impotenza dell’Ue, l’Onu non interviene per porre fine a questa disumanità?”.
COSENZA – “Spezzano il cuore, dei poveri migranti, uomini, donne, bambini, anziane malate sulla sedia a rotelle, donne cieche, respinti, dopo mesi di viaggio a piedi e di grandi sacrifici, in modo disumano, con il muro e il filo spinato della vergogna e della disumanità e con, addirittura, lancio di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua, impone una domanda al mondo civile: si puo’ consentire ad un Paese democratico, membro dell’Unione europea, come l’Ungheria, di compiere una simile crudeltà, la violazione così brutale dei diritti umani di migranti, profughi e rifugiati che fuggono dalla guerra? C’è un organismo internazionale che puo’ e deve intervenire per difendere i diritti di quella povera gente e per far ripristinare le regole democratiche internazionali? Rientra questo compito tra quelli assegnati all’Onu? Perche’ allora le Nazioni Unite non intervengono, come hanno fatto ad esempio nelle ultime ore con una risoluzione per affrontare l’emergenza dei barconi in partenza dalla Libia. Perche’, di fronte all’evidente impotenza dell’Ue, l’Onu non interviene per porre fine a questa disumanità?”. E’ quanto afferma, Franco Corbelli in una nota elogiando “il coraggio e la umanità della Croazia che ha aperto le sue frontiere per far passare i profughi siriani” e condanna duramente “il muro e il filo spinato della vergogna e della disumanita’ dell’Ungheria, che, calpestando brutalmente i diritti fondamentali dell’uomo, impedisce ai profughi e rifugiati siriani e di altri paesi, in fuga dalla guerra, di poter continuare il loro viaggio della speranza”.