Lo dice l’Istat nel suo rapporto sul Verde Urbano che mette a confronto i dati del 2011 con quelli del 2014.
ROMA – Nel 2014 sono 16 le città (13,8% dei capoluoghi) che hanno un “profilo verde” alto, concentrate soprattutto in Lombardia, cui si aggiungono Prato, Terni e Matera e sei grandi comuni (Trieste, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Palermo e Cagliari). In questi casi sono pari o superiori alla media la densità sia del verde urbano sia delle aree protette. La sola densità di verde urbano è elevata a Sondrio e Trento (poco meno di un terzo del territorio comunale), a Pordenone (19,2%), Potenza (14,2%), Pescara (13,5%), Gorizia (11,3%) e altri due grandi comuni (Torino e Milano, rispettivamente il 15 e il 12,6% del territorio).
Città medio-piccole
Tra le città medio-piccole, Biella, Massa, Pisa, Andria, Villacidro e Iglesias hanno tutte più di un terzo della superficie in aree protette. Il territorio protetto è invece molto contenuto in 11 capoluoghi, tra cui Milano e Padova (meno dell’1% della superficie comunale) mentre 17 ne sono del tutto privi. In una città su cinque oltre un quarto del verde è patrimonio storico-culturale. Nella composizione del verde urbano è poi considerevole il peso delle aree boschive (incidono in media per circa il 21% sul territorio delle città), comparativamente più estese nei capoluoghi alpini (Sondrio e Trento) o appenninici (Terni, Potenza, Catanzaro e Reggio Calabria), in Sardegna (Nuoro, Carbonia, Iglesias e Sanluri), e anche a Trieste, Salerno e Agrigento (tutte città con incidenze superiori al 40%).
Arredo urbano
Le aree di arredo urbano, spazi verdi a valenza estetica e funzionale, create per migliorare la qualità di vita nei contesti urbani, pesano poco più del 9% sul verde pubblico delle città ma la loro incidenza raggiunge il 40% in alcuni comuni del Mezzogiorno (Trapani, Cosenza, Lecce, Palermo, Benevento, Caltanissetta e Barletta), mentre per l’estensione spiccano Reggio nell’Emilia (più di 3,3 milioni di mq) e Roma (4,4 milioni).