Amministratori pubblici e tanta approssimazione e ignoranza. Un collegamento che emerge chiaro dall’intervista realizzata da Report, trasmissione di Rai3 andata in onda lunedì 31 ottobre.
CATANZARO – In provincia di Catanzaro ci sono 30 studenti disabili che a scuola non ci possono andare perchè il servizio di trasporto non c’è, non è previsto. Chi ci deve pensare è l’assessore regionale alla scuola Federica Roccisano, e lei non lo ha fatto. Intanto i fondi destinati agli studenti disabili calabresi (550 mila di euro) tornano indietro perchè la Regione Calabria non è stata ‘in grado’ di rispettare e svolgere il suo ruolo e le sue competenze.
“La scuola è aperta a tutti”? L’articolo 34 della Costituzione, in Calabria, per un assurdo rimpallo di responsabilità tra istituzioni è negato così come il diritto allo studio da due mesi. Tutto ruota sempre attorno ai finanziamenti, ai soldi. Gli enti locali non ne hanno a sufficenza eppure il 30 agosto 2016 il Consiglio dei ministri ha stanziato 70 milioni di euro da destinare alle regioni per supportare le attività in favore dei disabili.
Ma la Regione Calabria ha dovuto restituire allo Stato più di due milioni e mezzo di euro, di cui 550.000 euro destinati proprio agli studenti con disabilità, perché, scrive la Corte dei Conti nella sua relazione, “non sono stati in grado di gestire le risorse”.
E mentre Report ed in particolare il giornalista Giulio Valesini intervista l’assessore al ramo della Regione, Federica Roccisano, lei non sa neanche che dal primo gennaio scorso le competenze in termini di pianificazione di quei fondi destinati agli studenti diversamente abili sono di ‘sua’ competenza. Prova a difendere la sua ‘vacatio’ mentale ma il dato fino ad oggi è, che tanti bambini diversamente abili calabresi, a scuola non ci possono andare.
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La Roccisano sulla sua pagina Facebook
L’assessore regionale alla pubblica istruzione e al lavoro Federica Roccisano prova a difendersi subito dopo il servizio scrivendo su Facebook: “E’ mio dovere precisare che il servizio andato in onda su Report è stato tagliato a misura per fornire un’immagine falsata della realtà. Durante l’intervista avvenuta lo scorso giovedì, della durata di 20 minuti e della quale ho una registrazione vocale a testimonianza, espongo i passi fatti:
– le delibere sul diritto allo studio con particolare e mirata attenzione all’inclusione dei disabili
– gli incontri avuti con le province e le città capoluogo per garantire il servizio
– la lettera inviata a province, comuni e scuole il 12 settembre per assicurare il servizio per tutti
– gli incontri con il Presidente della provincia di Cz Bruno e la Dirigente del Settore Pubblica Istruzione della
Regione Calabria, quando abbiamo appreso che era quella l’unica provincia a non aver attivato alcun servizio, fino alla comunicazione dei fondi trasferiti dal livello nazionale e la cui comunicazione formale è arrivata solo a fine settembre.
E grazie a questa comunicazione i ragazzi di Catanzaro avranno il servizio a partire dalla settimana prossima, così come l’hanno avuto già i ragazzi delle altre province.
È evidente che, a differenza di quanto emerge dal servizio, mi sono attivata in tutti i momenti a garanzia dell’erogazione dei servizi per i disabili, inviando adeguate comunicazione e non mancando mai ad alcuna occasione di dialogo. E chi mi conosce sa bene quanto mi è cara questa problematica”.
C’è voluta una figuraccia in diretta nazionale per richiamare all’impegno l’assessore del presidente Oliverio.
La Gabanelli in studio chiude definendo così il servizio: Esiste anche l’ignoranza colpevole. Per dire: nel 2015 la Regione Calabria ha dovuto restituire allo Stato i soldi destinati agli studenti con disabilità – e parliamo di una cifra che raggiunge i 550.000 euro – perché, scrive la Corte dei Conti, “la regione non è stata in grado di gestire le risorse”. E intanto i ragazzini restano a casa. Ecco, pretendiamo che da domani questa vicenda sia risolta”
