COSENZA – Inizieranno dal 27 dicembre gli esami sui resti del cadavere ritrovato qualche giorno fa sotto un metro di terra, nelle campagne di Orto Matera e che dovrebbe trattarsi di Luca Bruni.
Gli accertamenti serviranno a stabilire se i resti trovati appartengono a Bruni e come sia stato ucciso. A far trovare lo scheletro è stato il neo collaboratore di giustizia Adolfo Foggetti, arrestato nell’ambito dell’operazione contro il clan Rango-Zingari, assieme a Maurizio Rango. Per ora i resti sono custoditi al cimitero di Cosenza. Intanto la Dda di Catanzaro ha nominato come consulente tecnico la dottoressa Maria Chiara Lavorato che tra sessanta giorni darà i risultati degli accertamenti. Luca Bruni sarebbe stato ucciso perchè uscito dal carcere, avrebbe avuto l’intenzione di riprendere le attività criminali del clan. Dava fastidio alle altre cosche che con un tranello, un incontro al quale avrebbero dovuto partecipare i ‘capi’ Ettore Lanzino e Franco Presta, è stato attirato in un auto per recarsi a questo incontro per poi essere ammazzato. La sua scomparsa risale al gennaio del 2012 e per questa, sono indagati oltre a Foggetti e Rango, anche Daniele Lamanna, ancora irreperibile; Franco Bruzzese ed Ettore Sottile che pare abbia partecipato all’attività di sotterramento del cadavere di Bruni.