COSENZA – “Se qualcuno sa, parli”.
E’ l’appello lanciato dagli investigatori che indagano sulla vicenda delle due bimbe rom, vendute dai genitori alle morbosità sessuali di un 72enne. Pare infatti che le indagini stiano portando a galla un giro di baby prostitute all’interno del campo rom di Cosenza. Dopo il caso dell’anziano di Rende, accusato di aver abusato sessualmente di due sorelline rom di 10 e 12 anni, residenti nel campo di Vaglio Lise pare, secondo i carabinieri, che esista un vero e proprio giro di prostituzione minorile. Non solo dunque il caso dei due genitori che hanno ‘venduto’ le proprie bambine, ma le ragazzine potrebbero essere diverse così come i clienti che da anni sarebbero soliti recarsi al campo, incontrare i genitori e prendere le bimbe per portarle a casa o intrattenersi con loro in auto. Intanto si aggrava la posizione dell’ex vigilante settantaduenne coinvolto, che pare abbia abusato anche di altre bimbe di etnia rom (secondo quanto emerge dai filmati pedopornografici in suo possesso).