ROMA – Si avrà un’ora di luce in più al giorno, ma un’ora di sonno in meno.
Alle due di notte di domenica 29 marzo le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora in avanti. “Un cambiamento che tuttavia non trova tutti favorevoli – afferma il Codacons -. Circa l’80% dei cittadini italiani, infatti, accoglierebbe con favore un’eventuale abolizione del passaggio da ora solare a ora legale, e preferirebbe mantenere tutto l’anno l’ora legale. Questo perche’ il passaggio da un orario all’altro comporta conseguenze per l’uomo e non è immune da svantaggi”. Per tale motivo il Codacons chiede di abolire l’ora solare, mantenendo tutto l’anno l’orario legale. “Sono numerosi gli “effetti collaterali” legati allo spostamento delle lancette in avanti – afferma il Codacons – innanzitutto si registra nell’essere umano una sorta di “jet lag” che produce un’alterazione dei ritmi cardiaci, effetto che dura mediamente sei giorni a partire dal cambio d’orario. Seguono poi stress, stanchezza, spossatezza, inappetenza, problemi d’umore e difficolta’ di concentrazione. Per non parlare dei disagi legati all’aggiustamento dell’orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie ecc”.