E’ ancora black out telefonia: Wind chiede scusa, consumatori minacciano maxi-risarcimento

ROMA – Wind e Infostrada ADSL da ieri in tilt in tutta Italia. Anche le connessioni 3G fanno le bizze.

Tanti gli utenti che hanno riscontrato problemi nell’inoltrare e ricevere chiamate, nelle connessioni alla rete internet e a molti siti come appunto lo stesso www.infostrada.it o il blog di Beppe Grillo che si appoggia, appunto, ad Infostrada. I clienti hanno assediato la pagina twitter di Wind lamentando l’impossibilità di connettersi al web e di chiamare il numero dell’assistenza. L’155 è stato infatti intasato dalle telefonate degli utenti infuriati che dopo lunghe attese, in media 45 minuti, sono riusciti a comunicare con un operatore. Non si conoscono ancora le ragioni del down e soprattutto le cause. Solo intorno alle 12.40 di ieri Wind ha ammesso di avere registrato problemi tecnici. Dai call center gli operatori Wind chiariscono che bisognerà attendere 72 ore per il perfetto ripristino delle linee. Si tratta di ‘problemi alla centralina sull’intero territorio nazionale. Anomalie nella trasmissione dei dati e qualche disservizio sulla rete mobile’.

 

Le ragioni del black out restano ancora solo ipotesi non formalizzate potrebbe trattarsi di un grave guasto ai server o di un’operazione di hackeraggio. Ieri pomeriggio Wind ha rassicurato gli utenti che entro le 17 avrebbe risolto i disguidi tecnici, ma anche se con meno disagi rispetto a ieri, nella mattinata di oggi tutto funziona ancora a singhiozzo sia per le chiamate che per le connessioni di rete. Wind non ha rilasciato alcuna comunicazione ufficiale riguardo la risoluzione dei problemi legati alla rete. Attraverso un tweet alle 16.40 ieri ha informato che “l’anomalia riscontrata sulla rete fissa e mobile è in via di risoluzione definitiva. Permangono alcune difficoltà, che l’azienda sta risolvendo, in isolate aree geografiche. Sono in corso di verifica le cause che hanno determinato questa eccezionale anomalia”. “Si tratta di un evento gravissimo – ha affermato Pierani di Altroconsumo minacciando una class action – con un impatto notevole su un numero elevatissimo di consumatori sia sul fisso che sul mobile, considerato che in entrambi i casi la base clienti di Wind è molto ampia. Altro aspetto negativo è che Wind non ha fornito informazioni sulla causa che ha scatenato questo disservizio di massa né ha fatto sapere in che tempi il tutto sarebbe stato risolto”.

 

Stamattina Wind si è scusata pubblicamente, attraverso i mezzi stampa, per i disguidi creati agli utenti nelle cinque ore di black out totale di ieri, che continua a coinvolgere anche oggi diverse aree dello Stivale: “Cari clienti, ieri si è verificato un evento eccezionale, un’anomalia sulla nostra rete vi ha coinvolto per alcune ore. Ci dispiace molto. Sappiate che abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per ripristinare i servizi nel più breve tempo possibile”. Il Codacons non ha ccolto di buon grado le scuse della multinazionale delle telecomunicazioni ed ha apertamente dichiarato l’intenzione di richiedere un maxi risarcimento ai danni di Wind-Infostrada: “un italiano su quattro isolato per tutta la giornata di venerdì 13 giugno: niente linea telefonica (neppure per chiamate d’emergenza) né traffico dati senza contare le e-mail in tilt. Dovranno essere risarciti 3 milioni di utenti di telefonia fissa, almeno altrettanti titolari di sim e un numero non ancora ben precisato di clienti con casella di posta elettronica @libero.it”. Wind-Infostrada dovrà risarcire i propri utenti per le conseguenze del non poter comunicare, in alcun modo, né con clienti e datori di lavoro né con i propri cari per un’intera giornata. Per iscriversi alla richiesta d’indennizzo si dovrà compilare il form apposito su questo indirizzo. Il presidente di Codacons, Carlo Rienzi, ha parlato di “danni per un miliardo di euro e spera in un risarcimento immediato: se non avverrà si procederà con una class action contro Wind Infostrada alla quale potranno aderire tutti gli abbonati della società e tutti gli utenti della mail Libero”.

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