PALMI (RC) – Nel mirino un gruppo di imprese coinvolte nell’inchiesta “Principessa” su una presunta truffa perpetrata attraverso la legge 488 sugli incentivi per le zone depresse del Paese.
Beni per circa 400 mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri di Palmi ad una società di Cittanova, riconducibile al gruppo di imprese. Il sequestro rappresenta una prosecuzione della precedente attività, che aveva consentito di portare alla luce l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ed emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, costituita da un gruppo di imprenditori legati da vincoli familiari. Oggi le fiamme gialle hanno sequestrato 16 terreni tra Taurianova e Cittanova, oltre alle quote sociali dell’impresa coinvolta nell’indagine, in quanto utilizzata, secondo l’accusa, come vera e propria “cartiera” dedita esclusivamente all’emissione di fatture false. I sequestri sono stati disposti al termine di un’indagine cui è seguita una verifica fiscale svolta nei confronti di una società operante nel settore edile, che ha portato alla denuncia del rappresentante legale e di altre quattro persone per aver frodato il fisco per oltre un milione di euro e per il reato di appropriazione indebita.