REGGIO CALABRIA – Il giudice dell’udienza preliminare Carlo Alberto Indellicati, accogliendo la richiesta del pm distrettuale Giuseppe Lombardo, ha condannato con il rito abbreviato a dieci anni di reclusione Pasquale Pitasi, 43 anni, originario di Cardeto, in Aspromonte, ritenuto uno degli elementi di spicco della cosca Serraino.
Pitasi, difeso dall’avv. Giuseppe Nardo, era stato arrestato dopo un periodo di latitanza nell’ambito dell’operazione “Epilogo” condotta contro capi e gregari della “cosca della montagna” e la sua posizione era stata stralciata a causa delle condizioni di salute. In passato era stato condannato in primo grado all’ergastolo dalla Corte d’assise di Reggio Calabria e successivamente assolto in Appello, per un episodio particolarmente cruento della guerra di ‘ndrangheta degli anni ’80, quando furono assassinati e poi bruciati dentro la loro autovettura blindata Antonino e Giuseppe Morabito, originari di Terreti, frazione Aspromontana del comune di Reggio Calabria, vicini allo schieramento capeggiato dalla famiglia De Stefano, avversari dei Serraino.
