CATANZARO – Sciopero generale del pubblico impiego, delle partecipate, dei precari e dei vigili del fuoco oggi a Catanzaro.
L’iniziativa in corso dalle 10 di stamane è partita dall’ospedale Pugliese con volantinaggio e presidi itineranti per l’intero territorio cittadino. dall’Ospedale Pugliese. “Non si può non scioperare, – scrive in una nota l’Unione Sindacale di Base – l’attacco del governo Renzi contro i lavoratori pubblici, sta venendo fuori con drammatica violenza. Infatti, dietro la facciata buonista degli 80 euro (non per tutti e, al momento, previsti solo per quest’anno), si è scatenato un vero e proprio attacco contro i dipendenti pubblici che hanno una sola funzione: lo smantellamento della pubblica amministrazione con servizi per tutti i cittadini e la volontà di privatizzare i servizi pubblici che saranno, così accessibili solo a pochi. In mezzo ci siamo noi, lavoratori pubblici che dopo aver subito per anni attacchi mediatici e politici, ora subiamo l’attacco finale che porterà alla perdita del diritto ad una retribuzione adeguata ed al posto di lavoro certo. Ecco gli obiettivi dichiarati di questo governo: blocco dei contratti, mobilità selvaggia ed obbligatoria, taglio degli enti, precari senza assunzione e fine delle tutele per i lavoratori. Non ribellarsi a tutto ciò, significa essere complici di questo sfacelo. Non scioperare significa accettare il proprio destino di vittime sacrificali. Perché oggi nessuno può più avere l’alibi di non aver capito la portata della posta in gioco e nessuno, quindi, potrà dare la colpa ad altri. Scioperare costa, certo, ma non scioperare ci sta costando molto, ma molto di più. C’è solo un modo per impedire tutto ciò, provare a ribellarsi. Scioperando”.
L’iniziativa, a cui ha aderito anche il collettivo Autonomo Totem, è culminata sotto gli Uffici regionali del Dipartimento Controlli, che sta tenendo bloccati, da oltre due anni, i soldi della produttività dei dipendenti della Regione Calabria, soldi che si riferiscono a lavori svolti ben due anni fa. Qualche momento di tensione si è verificato quando i lavoratori sono entrati con le bandiere dell’USB occupando gli uffici e chiedendo di parlare con la Dirigente Sarlo; in sua assenza hanno parlato con una dirigente che ha assicurato che entro due giorni i provvedimenti saranno pronti. La USB ha preso atto di ciò, smobilitando il presidio e dichiarando che vigilerà affinché gli impegni vengano rispettati e convocando sin d’ora i lavoratori regionali a tenersi pronti, in caso contrario, per una nuova iniziativa presso lo stesso ufficio.